Nessuno conosce la data precisa, ma ciò che è certo è che tra pochi mesi lo smartwatch di Apple, chiamato “Apple Watch” debutterà sul mercato, con prezzi a partire da $350. Tra analisti che predicono flop e sventura per Apple e altri che parlano di 50 milioni di pezzi venduti nel 2015, forse la realtà si collocherà nel mezzo. Ci vorrà infatti probabilmente tempo perché gli sviluppatori di app riescano ad ottenere il massimo da questo nuovo gadget; ma già oggi si può immaginare questo futuro. Ad esempio, basterà alzare il polso per pagare il conto in negozi e ristoranti, per aprire porte di case e automobili, per avere istantaneamente informazioni su un quadro in una mostra o un articolo in vendita in un supermercato. Si tratta, probabilmente, di una (lenta) rivoluzione. Inoltre gli smartphone stanno diventando sempre più grandi e avere informazioni critiche immediatamente disponibili al polso senza estrarre il “mostro” diventerà una comodità a cui sarà sempre più difficile rinunciare.
C’è poi il tema dell’estetica, soprattutto della forma rettangolare scelta da Apple. Qualcuno, infatti, ed è una minoranza molto vocale, sostiene che “un orologio deve essere rotondo”, come ad esempio il Moto 360 di Motorola. Questa è una cazzata. Apple Watch, infatti, è un orologio tanto quanto l’iPhone era un telefono nel 2007. Si tratta di dispositivi che devono presentare dati nel modo più efficiente, quindi la forma rotonda, legata alla tecnologia disponibile nel 1900 quando gli orologi da polso iniziarono a diffondersi, è la peggiore in assoluto. Inoltre, basta guardare la foto qui sotto (è il mio Tag Heuer Monaco a cui ho appena messo un cinturino in caucciù forato) per capire che un orologio rettangolare può essere un meraviglioso esempio di design. E mentre l’Apple Watch è spesso 12,6mm, questo arriva a 13mm.